Dall’altro lato del muro
Mi chiedi di scrivere per te.
Avrei voluto farlo da tempo.
Aggiungere nuovi versi,
fatti di sensazioni,
un po’ strane,
forse vere,
alle pagine gualcite
del mio romanzo.
Cogliere fuggevoli sguardi
di complici promesse
dall’altro lato del muro.
Fissare i palpiti fuggenti
d’una storia
dalla trama senza trama,
tacita al consenso
di attori senza recite.
Gustare lentamente
il sapore pieno
d’emozioni improvvisamente verdi,
che all’uomo,
maturo d’orizzonti crepuscolari,
parlano d’inquietudini,
mai così forti,
tumultuose ai pensieri
dell’inguaribile fanciullo di strada.
Per un attimo donarsi leggero,
libero di farlo,
all’abbraccio d’un sogno
complice alle fresche immagini,
sconosciute ai più,
presenti nella straordinaria quotidianità
del mio reale.
Arnaldo Brunale