Eccoti…
azzurro e profumato
mi accarezzi i piedi
lentamente…
vai e vieni
dolcemente
danzi la tua danza come un innamorato
innanzi al suo amore.
Ti guardo
mi perdo nel tuo blu
chiudo gli occhi
mi immergo nella pace che mi doni.
Solo bene da te…
per la mia anima è il mio corpo
sensazioni dolci
di pace e infinito.
All’improvviso
un brivido mi scuote il cuore
un grido cupo rompe la mia pace…
innanzi agli occhi…braccia…
tante braccia alzate…no!
Tu le copri…le inghiotti! No!
Occhi neri piangenti mi bucano l’anima…no!
Il tuo azzurro abitato dalla morte…
perché non hai dato vita e salvezza anche a loro?
Parlo con te, o mare, che mi guardi muto
gridò a te…
ma miro al Cielo: perché?
Perché tanto dolore?
In fondo al mio cuore tuona la risposta:
per la bestialità degli uomini.
Maria Teresa Cizza