Solitaria stagione
questa di intenti sospesi
alla finestra opaca dei pensieri.
Può essere la corsa sul filo nero
l’ipotesi che si muove per l’aperto mare.
Non ho richieste né ragioni diverse
da quelle che il comune sentire
suggerisce all’ombra della sera.
Uguali crepuscoli i colori che si fanno
dentro il petto come uno smarrimento.
Camminiamo sempre dietro un filo
che non sappiamo di seguire
ignorando dove ci conduce.
Davide Zizza